I motivi che spingono a non chiamare possono essere tanti:
-1 il pregiudizio di credere che se vai dallo psicologo hai problemi mentali e sei considerato pazzo, ma allo psicologo si rivolgono in realtà persone dotate di intelligenza emotiva, cioè persone che riconoscono un malessere, una stanchezza psicologica e non hanno paura di chiedere aiuto e di aprirsi all’altro;
-2 perché si possono provare sensi di colpa per una spesa economica che può influire sui costi generali della famiglia, ma ritagliarsi uno spazio personale e cercare di raggiungere un benessere psicologico non può e non deve provocare sensi di colpa. Oggi poi è possibile richiedere informazioni agli psicologi per quanto riguarda la tariffa e scegliere liberamente lo psicologo pubblico o privato più vicino alle possibilità economiche di ognuno;
- 3 perché a volte il dolore e la paura sono così forti da immobilizzare ogni decisione e da impedire perfino di credere che qualcuno potrà veramente aiutarci, ma nulla è più pericoloso della paralisi mentale, del non agire, del non fare, dell’arresa.
“Ogni deserto nasconde un pozzo in qualche luogo” (dal Libro Il Piccolo Principe)e la psicologia vuole essere il pozzo per coloro che si sono smarriti e hanno perso la speranza.